Barbagallo: Renzi non ci ascolta, ma ho l’impressione che stia perdendo colpi
“Nuove relazioni industriali per rinnovare i contratti, favorire lo sviluppo economico e la qualità del lavoro”.
È questo il tema su cui si è svolta la riunione dei gruppi dirigenti confederali e delle categorie di Cgil, Cisl, Uil del Piemonte. Le conclusioni dell’incontro unitario sono state affidate al Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo che èintervenuto anche sulle questioni dell’attualità politica ed economica.”Dobbiamo rinnovare il modello contrattuale e realizzare un nuovo sistema di relazioni industriali. E, intanto – ha precisato Barbagallo – occorre sottoscrivere i contratti pubblici e privati scaduti o in scadenza. Ebbene, nonostante quello che ha sostenuto Confindustria, i contratti si stanno facendo: è rimasta fuori solo Federmeccanica, e cioè i falchi del nostro Paese. Senza restituire potere d’acquisto ai lavoratori e ai pensionati, non si cresce e non c’èsperanza di ripresa economica, produttiva e occupazionale. Se lo mettano bene in testa: perché se non lo capiscono, cercheremo di farglielo capire meglio. Noi vogliamo estende la contrattazione di secondo livello, ma preservare il contratto nazionale perché, oggi, nell’80% circa delle imprese non si fa contrattazione aziendale”Il leader della Uil, inoltre, è intervenuto nuovamente sulla vicenda del sistema bancario replicando ad alcune affermazioni del Presidente del Consiglio. “Il dl sulle banche è incomprensibile. Non hanno ancora rimborsato i risparmiatori per le perdite subite, mentre hanno fatto un passaggio sulle banche cooperative che ci fa preoccupare poiché rischia di mettere in discussione posti di lavoro. Oggi, Renzi accusa l’Europa dicendo che hanno pensato a salvare le banche e non i risparmiatori: perché in Italia che cosa hanno fatto? È come il bue che dice cornuto all’asino. Ogni tanto si lanciano proclami, ma non si è conseguenti. Ora, hanno anche inventato un nuovo modello di Robin Hood che toglie ai poveri per dare ad altri poveri: vogliono combattere la povertà andando a incidere sulle pensioni sociali e di reversibilità. Renzi non ci ascolta, ma ho l’impressione che stia perdendo molti colpi”.Barbagallo, infine, ha anche commentato i dati Istat sul PIL. “I dati Istat sul PIL confermano che non c’è una vera ripresa, e questo accade perché non si fanno scelte coerenti: Renzi dice di voler fare come Obama, ma poi guarda alla Merkel. Se non si fanno investimenti pubblici e privati, se non si restituisce potere d’acquisto ai lavoratori e ai pensionati, la ripresa vera e strutturale resta una chiacchiera”.
Dal sito http://www.uil.it/NewsSX.asp?ID_NEWS=590&Provenienza=2