Barbagallo: Se non si fanno i contratti, non ci resta che la lotta
Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, è intervenuto al Consiglio confederale della Uil Lombardia. Alla riunione hanno partecipato anche i segretari generali dei pensionati, Romano Bellissima, degli edili, Vito Panzarella, e altri segretari nazionali di categoria. All’ordine del giorno, il recente accordo sulle pensioni e la partita dei rinnovi contrattuali. «Sulla previdenza siamo riusciti a ottenere un risultato soddisfacente – ha detto Barbagallo ai dirigenti e attivisti lombardi della sua Organizzazione – avevamo chiesto 2,5 miliardi l’anno, ne abbiamo ottenuti 2,333 miliardi. Dal punto di vista sindacale, possiamo dire di aver portato a casa il 90% della nostra piattaforma. Anche i nostri detrattori devono farsene una ragione: i sindacati, con le loro idee e le loro proposte, hanno svolto e svolgono un ruolo importante. Certo, ora bisogna proseguire lungo questa strada per completare il percorso sulla previdenza».
Resta ancora aperta, invece, la partita dei contratti pubblici e privati. “D’accordo con Confindustria – ha proseguito Barbagallo – è stata lanciata l’idea di un Patto per la crescita del Paese. Abbiamo anche ricordato, però, che sono stati rinnovati 20 contratti e ne mancano all’appello altri 25, oltre a quello per il pubblico impiego. Complessivamente, sono oltre 11 milioni i lavoratori che, da meno o più tempo, attendono il rinnovo del proprio contratto: bisogna procedere rapidamente. Se non ci fossero risposte adeguate – ha sottolineato il leader della Uil – non ci resterebbe che la lotta per ridimensionare le impostazioni delle nostre controparti. Il Paese, però, non ha bisogno di ciò, ecco perché chiediamo che ci si metta intorno ai tavoli e si trovino le soluzioni per questi contratti scaduti o in scadenza. Peraltro, se in questo Paese non c’è la ripresa del potere d’acquisto di lavoratori e pensionati, il 75% delle imprese che lavora per il mercato interno rischia di chiudere: è anche loro interesse rilanciare il potere d’acquisto dei lavoratori e dei pensionati e rimettere in moto il Paese per dare lavoro ai giovani”. Barbagallo ha concluso il suo intervento con un richiamo al Governo e all’Europa in merito alle legge di bilancio: “Ci vuole più coraggio – ha detto – per realizzare investimenti pubblici: ecco perché quando il nostro Premier dice che vuole fare come Obama, io applaudo. Bisogna contrastare la politica di austerità imposta da questa Europa che sta generando più muri che crescita e, così facendo, rischia di distruggersi”. Al termine del Consiglio confederale, il leader della Uil si è recato alla Bindi per un’assemblea unitaria con tutti i lavoratori di questa azienda del settore agroalimentare. Anche nel confronto diretto con operai e impiegati sono stati affrontati gli stessi argomenti della mattinata, oltre a quelli più specifici sul futuro dell’industria italiana.
Roma, 24 ottobre 2016
Dal sito http://www.uil.it/NewsSX.asp?ID_NEWS=747&Provenienza=2