Comunicato Stampa 15 Giugno

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Pubblichiamo la nota tecnica UIL di lettura della manovra economica, inerente le disposizioni che riguardano le Regioni, Enti Locali, Mezzogiorno, costi della politica e le zone dell’Abruzzo colpite dal sisma.

In particolare per quanto riguarda i costi della politica, rispetto alle prime stesure, la di riduzione delle spese dei partiti è stata limitata ad un modesto taglio del 10%, tra l’altro a partire dalla prossima legislatura, è scomparsa la razionalizzazione delle Province, insieme all’indicazione di destinare i risparmi derivanti dai tagli sui parlamentari nazionali, europei e regionali per finanziare la cassa integrazione.

E’ auspicabile che, su tali temi inizi un percorso di riforme, anche Costituzionali, ad iniziare dalla riduzione del numero dei parlamentari e dal superamento del bicameralismo perfetto  e dalla revisione dell’assetto decentrato dello Stato con la radicale rivisitazione del ruolo e delle funzioni di tute le Province .

Per quanto riguarda le riduzioni, pur significative, delle risorse destinate a Regioni ed Enti Locali, non convince, invece, la generalizzazione dell’intervento che mette sullo stesso piano enti virtuosi con altri meno efficienti.

Inoltre auspichiamo che per il prossimo anno l’approvazione dei Bilanci previsionali degli Enti Locali avvenga entro il termine del 31 Dicembre, perché è ormai diventata una prassi, e non l’eccezione, governare le comunità locali, di fatto soltanto per 6 mesi l’anno, ponendo una questione seria sull’efficienza ed  efficacia della spesa pubblica.

L’intervento per il Mezzogiorno segnala una novità importante ma assolutamente parziale perché la “no tax” per le  nuove imprese lascia fuori gli investimenti di aziende già presenti e scarica sulle Regioni – molte in deficit sanitario – il costo degli incentivi tramite l’azzeramento  dell’IRAP.

Da questo punto di vista occorre sbloccare al più presto le risorse del FAS regionale da destinare al un più ampio credito di imposta per nuova occupazione duratura occupazione per tutte le tutte le attività produttive, anzichè utilizzare queste risorse, tra l’altro insufficienti, per il ripiano dei deficit sanitari o per spese futili. 

Tra l’altro si potrebbe pensare ad una compartecipazione maggiore per le Regioni meridionali, che legiferano in tal senso, del gettito IRPEF prodotto dalla creazione di nuovi posti di lavoro, da destinare al ripiano dei disavanzi della spesa sanitaria.

Occorre poi riprogrammare e velocizzare la spesa dei fondi comunitari, privilegiando pochi ma, significativi interventi mirati alle infrastrutture strategiche, alla ricerca ed istruzione.  

Preoccupano invece gli ulteriori riduzioni  delle risorse per lo sviluppo, con effetti anche per le aree più deboli  (2,4 miliardi per il triennio 201-2013), dovuti al contenimento del 10% delle spese dei Ministeri.

Occorre varare quanto prima il piano per lo sviluppo del Mezzogiorno così come è indispensabile che, anche per il 2011 ed il 2102, sia garantito un adeguato finanziamento per la cassa integrazione in deroga. 

Così come chiediamo un ulteriore sforzo per quanto riguarda la ricostruzione e la ripresa economica de L’Aquila.

In tale direzione è indispensabile estendere la proroga della sospensione del pagamento delle imposte per tutti i redditi compresi quelli da lavoro dipendente e pensioni. Così come nell’ottica della ripresa dell’attività produttiva è necessario prevedere per almeno 5 anni una zona “free tax” per le zone colpite dal sisma.   

    Tutte le valutazioni suddette sono state presentate, sotto forma di emendamenti,  alla Commissione Bilancio del  Senato della Repubblica in occasione dell’audizione delle parti sociali.

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https://www.uillatina.it/images/pulsanti/download.jpgManovra economica

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