Loy: Preoccupanti i dati sulla CIG, la febbre della crisi è ancora alta
Il Governo riveda i decreti sugli ammortizzatori
Non possono non preoccupare i dati sulle richieste di cassa integrazione ad aprile: la crescita su marzo, oltre il 9%, e all’interno di essa della cassa straordinaria (oltre il 27%) segnalano che è ancora perdurante un forte disagio del nostro sistema produttivo certificato, anche, dalla troppa leggera flessione rispetto allo stesso quadrimestre del 2015 (- 2,42%). Questo dato, tra l’altro, è condizionato al ribasso dal perdurante rallentamento delle autorizzazioni per la cassa ordinaria dovuto, principalmente, all’inammissibile ritardo (oltre 3 mesi) nell’emanazione del decreto che dovrà stabilire i criteri di concessione per la stessa cassa ordinaria. In questo quadro colpisce, in negativo, il picco della cassa straordinaria nel settore industriale (+36,7%) che, inequivocabilmente, fa emergere un forte disagio del principale settore produttivo del paese.
Se a questo aggiungiamo che il ridotto utilizzo della cassa in deroga è derivante principalmente dalla riduzione della durata (massimo 3 mesi) non può non sottolinearsi come la “febbre della crisi” sia ancora alta e, soprattutto, come la graduale ma costante discesa della copertura temporale di questo ammortizzatore, derivante dalle novità introdotte dal Jobs Act, potrebbe produrre un forte disagio occupazionale. A meno che il Governo, saggiamente, non ponga rimedio rivedendo i decreti sugli ammortizzatori.
Roma, 16 maggio 2016
Dal sito http://www.uil.it/NewsSX.asp?ID_News=6684&Provenienza=1