Prosegue il confronto tra Governo e Sindacati
Esistono ancora dei punti da chiarire sulla vicenda dei precoci: riteniamo, infatti, che 41 anni di contribuzione debbano essere sufficienti per andare in pensione. Ancora da approfondire la struttura della cosiddetta “Ape”, il prestito pensionistico studiato perl’anticipo pensionistico, in particolare dell’Ape social, che dovrebbe riguardare i lavoratori disoccupati di lungo corso e alcune tipologie di lavoroparticolarmente faticoso. Abbiamo chiesto al Governo di intervenire coprendo totalmente la rata del rimborso: su questo argomento resta, tuttavia, ancora da definire il range dell’assegno pensionistico entro cui è possibile avere accesso all’Ape agevolato. Noi riteniamo che debba riguardare pensioni con un lordo almeno fino a 1600 euro mensili, poiché questo consentirebbe di coinvolgere una platea più ampia di lavoratori.
L’obiettivo resta quello di lavorare insieme per raggiungere un’intesa complessiva.
Roma, 12 settembre 2016
Dal sito http://www.uil.it/NewsSX.asp?ID_News=7105&Provenienza=1