Salvaguardati dalla cassa integrazione 354 mila posti di lavoro
Si conferma la crisi strutturale delle aziende che, anche nel mese di febbraio, hanno richiesto un alto numero di ore di cassa integrazione straordinaria (43,2 milioni di ore) a cui si aggiungono nuove aziende in difficoltà come dimostra la crescita, rispetto al mese precedente, della gestione ordinaria (+243,7%).
Complessivamente – commenta Guglielmo Loy, Segretario Confederale UIL – con un totale di 60,1 milioni di ore autorizzate di cassa integrazione (e un incremento di richieste del 5,7% rispetto a gennaio), nel secondo mese dell’anno in corso, i posti di lavoro salvaguardati sono stati 354 mila.Si sono registrati aumenti di ore autorizzate di cassa integrazione nel Mezzogiorno (+215,3%), a fronte del calo di richieste da parte delle imprese del Centro (-31,1%) e delNord (-5,3%). Tra leRegioni, al netto del Molise, Lazio e Piemonte dove tra gennaio e febbraio vi è stata una flessione di ore di cassa integrazione (rispettivamente dell’87,8%, 75,2% e 73,5%), nei restanti territori le richieste salgono: le prime tre posizioni sono occupate dallaCampania (+501,2%), Liguria (+443%) e Puglia (+356,1%).Delle 74 Province interessate dall’incremento della cassa integrazione troviamo ai primi posti: Potenza (che passa dalle “zero ore autorizzate” di Gennaio alle oltre 59 mila di febbraio),Vibo Valentia (passa dalle 52 ore di gennaio alle 138 mila di febbraio) e Isernia (passa dalle “zero ore“ di gennaio alle 415 di febbraio). Frosinone è quella con la maggiore flessione (-98,1%).In valori assoluti, le Province più cassaintegrate sono: Torino, Bergamo e Milano (rispettivamente 3,5 milioni di ore, 3,2 milioni e 3,1 milioni).L’industria continua ad assorbire il maggior numero di ore richieste (47,2 milioni di ore), seppur in presenza di un leggero calo rispetto a gennaio (-0,2%), seguita dal commercio (5,2 milioni di ore) dove si registra una crescita del 7,6%, dall’edilizia (4,6 milioni di ore) in aumento del 153,5% e dall’artigianato (3,2 milioni di ore) caratterizzato da un aumento di richieste del 4,5%.Da un primo bilancio delprimo bimestre 2016, rispetto allo stesso periodo del 2015 – continua Loy – si segnala un aumento del6,9%, con un numero di ore autorizzate pari a 117,1 milioni (di cui: Cigs 90,8 milioni di ore, Deroga 13,5 milioni di ore, Cigo 12, 7 milioni di ore).Incrementi in10 Regioni e nella Provincia Autonoma di Bolzano. Forte il calo di richieste in Valle d’Aosta (-90,6%). A livello territoriale, si registrano aumenti in37 Province con il picco maggiore a Siracusa (+2.932,7%), a fronte della provincia diIsernia in cui vi è il maggior calo di ore autorizzate (-99%).Siamo ancora in presenza di una congiuntura negativa per quanto riguarda il sistema economico.Infatti, sovrapponendo i numeri della cassa Integrazione con quelli, seppur parziali, delle assunzioni forniti dall’Inps, si comprende come tali dati stiano convergendo (in maniera non esaltante per il nostro Sistema Paese) con la bassa crescita del Pil che, proprio in questi mesi, segnala un rallentamento (pur flebile) della nostra economia.La risposta, quindi, ai problemi del lavoro e dell’occupazione, non può che essere politica, anzi, di una nuova e buona politica economica – conclude Loy – fatta di riduzione del peso fiscale sul lavoro, di investimenti in opere pubbliche, di rinnovo dei contratti a partire da quelli pubblici.
Roma, 17 marzo 2016